|
LA CONFESSIONE DI FEDE BATTISTA DEL 1689
27. Della comunione dei santi
1. Tutti i santi che sono uniti a Ges?Cristo,
il loro capo, per il suo Spirito e per la fede, sebbene non diventino con questo una sola
persona con Lui, hanno comunione con le sue grazie, le sue sofferenze, la sua morte, la
sua risurrezione e la sua gloria1. Essendo uniti l'uno all'altro nell'amore,
partecipano ai doni e alle grazie l'uno dell'altro2, e hanno l'obbligo di
eseguire con ordine i doveri pubblici e privati che conducono al loro reciproco bene, sia
dell'uomo interiore che dell'uomo esteriore3.
1 1 Gv 1,3; Gv 1,16; Fil 3,10; Rm
6,5-6
2 Ef 4,15-16; 1 Cor 12,7; 3,21-23
3 1 Tess 5,11-14; Rm 1,12; 1 Gv
3,17-18; Gal 6,10
2. A causa della loro professione i santi hanno
l'obbligo di mantenere una santa comunione nell'adorazione di Dio e nell'esercizio di
altri servizi spirituali che promuovono la loro reciproca edificazione4. Devono
anche dare sollievo l'uno all'altro in cose esteriori a seconda dei diversi bisogni e
delle loro possibilit?sup>5. Questa comunione ?esercitata dai santi
principalmente nell'ambito dei credenti che sono loro pi?vicini, per esempio nell'ambito
della famiglia e della chiesa7, ma deve estendersi secondo la regola
dell'Evangelo a tutta la famiglia dei credenti, secondo le opportunit?che Dio concede, e
a tutti coloro che in ogni luogo invocano il nome del Signore Ges? Tuttavia, la loro
comunione l'uno con l'altro come santi non toglie n?viola il diritto di ognuno di
possedere i propri beni8.
4 Eb 10,24-25; 3,12-13
5 At 12,29-30
6 Ef 6,4
7 1Cor 12,14-27
8 At 5,4; Ef 4,28
The Reformed Reader Home Page
Copyright 1999, The Reformed Reader, All Rights Reserved |